martedì 5 ottobre 2010

Epistemologia di un'opera.

Questo è il segreto delle strategie per Conoscere Consapevolmente una opera dell'ingegno e Provare Pienamente e Consapevolmente le Emozioni che l'Autore ha provato nella creazione!

Te lo Rivelo Gratuitamente Qui.

Per scoprirlo scrivi il tuo nome ed il tuo indirizzo nel modulo di iscrizione alla lista

"Usa i Sensi come i Geni"

La Tua Epistemologia!

La Epistemologia si occupa di "Come Noi Conosciamo le Cose in Genere". La Acquisizione di Consapevolezza della Tua Epistemologia  Ti Cambia il modo di usare i sensi e di connetterti alle opere dell'ingegno. Sei un critico d'arte o un appassionato? Migliora le Tue capacità di connessione con le opere dell'ingegno! Fai il Tuo primo passo nella acquisizione di consapevolezza della Tua Epistemologia migliorando le Tue Strategie di utilizzo dei Sensi. Ti offro di iniziare gratuitamente il cammino verso il miglioramento delle Tue capacità di connessione con le opere dell'ingegno! Invia per primo i dati necessari a ricevere nella tua casella di posta la password per far parte di chi

"Usa i Sensi come i Geni!"

Nella lista vengono accettati solo i primi 250! Affrettati e scopri come rendere eccellente le tue capacità percettive!

lunedì 5 luglio 2010

"Ciò che sappiamo".



"Ciò che sappiamo"
 è un acrilico su tavola di cm 43x43.

"Ciò che sappiamo" è un'opera straordinaria!

"Ciò che sappiamo" rappresenta la forma oltre il contenuto.

L'opera è MENTE nella nostra MENTE;
è nella connessione fra le strutture del Genio e dell'Osservatore
è nella epistemologia del pittore che incontra la epistemologia del fruitore.


Nell'incontro viene sottolineato che "Ciò che sappiamo" è colore, 
è discontinuità, è differenza, è forma, è struttura,

è struttura che connette alla Mente universale.

Le irregolarità, le pieghe, il non finito 
sollecitano, nella connessione,
cambiamenti profondi nella organizzazione del fruitore.

I Sensi 
vengono potenziati da ogni successiva interazione 
e la 
connessione delle epistemologie 
porta al 
mutamento ontologico 
che diventa conseguenza della 
trasformazione epistemologica di ciascuno.
L'esercizio nell'uso dei Sensi caratterizza il Genio.
Tu, alla nascita, Hai Ricevuto Risorse da Genio!
Usi Strategie che lo Nascondono?
Tu Sai riconoscere il Genio?
Tu sai connetterti e vivere pienamente l'esperienza dell'autore?


Io Ti svelo Gratuitamente il Segreto
per 
Connetterti alle 
Opere dell'Ingegno Umano come Mai Hai Saputo Fare!


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lunedì 28 giugno 2010

Progettazione di pagine di comunicazione politica.

Al lettore suggerisco di mettersi comodo, liberarsi del dialogo interno, leggere con vigile attenzione
conscia ed attivare , almeno in parte, le sue grandi capacità immaginative. Oggi scrivo per lo scrittore
politico anche se quanto scrivo vale per qualsiasi scrittore.
In generale, chi scrive lo fa per far conoscere al potenziale lettore le sue “idee” in merito a qualche
esperienza vissuta o immaginata.
Spesso chi scrive lo fa anche solo per vivere l’esperienza dello scrivere. Si lascia condurre dal
fl usso dei pensieri e vive l’esperienza, tutta interna, dello scrivere.
Raramente chi scrive progetta a priori cosa e come scrivere.
Le rifl essioni che seguono sono valide per qualunque cosa si voglia scrivere per un lettore umano:
messaggio, articolo, pagina di giornale, libro, ecc…
Presupposto alla comprensione di quanto segue è la conoscenza del signifi cato delle parole
modello, strategia, struttura e sistema. I lettori interessati possono chiedere all’autore pubblicazioni
sull’argomento. Ogni messaggio, articolo, pagina di giornale, libro, è modellabile come un
sistema.
Per progettare un sistema occorre:
1 – enunciare in modo metrologicamente corretto il fi ne (o missione della struttura da
progettare);
2 – elencare le entità (o risorse) che dovranno comporre la struttura;
3 – defi nire le relazioni fra le entità elencate nel passo 2 in modo tale da ottimizzare il
raggiungimento del fi ne.
Il fine che uno scrittore di politica potrebbe voler conseguire è sempre riconducibile ad uno dei
quattro seguenti:

  • a – far conoscere una esperienza personale;
  • b – far conoscere una esperienza collettiva;
  • c – consolidare o cambiare nel lettore una o più convinzioni;
  • d – costruire carisma.

Ciascuno dei fini indicati richiederà di individuare un insieme specifi co di “atomi” o moduli comunicativi
(pezzi di articolo, articoli, titoli, foto,…) ed un insieme opportuno di relazioni fra i moduli (sequenza,
posizione relativa ed assoluta,..).
Si ricorda al lettore che i contenuti di una comunicazione fra due esseri umani sono così ripartiti:

  • 7% verbale (parole);
  • 38% paraverbale (attributi della voce);
  • 55% non verbale (atteggiamenti del corpo)

In una comunicazione scritta (anche se supportata da immagini) la componente paraverbale manca
totalmente. La si può parzialmente sostituire con variazioni del corpo delle lettere e deformazioni
delle righe.
Anche la componente non verbale è assente. Le fotografie possono, in parte, supplire alla
mancanza.
Gli esseri umani iniziano a “mettere a punto” i loro sistemi sensoriali a cominciare dal sesto mese
dal concepimento.
Attraverso i sistemi sensoriali fanno esperienza (comunicazione) nel mondo. Una piccola parte della
esperienza è vissuta in modo conscio. La parte maggiore è vissuta in modo inconscio.
I sistemi sensoriali vengono utilizzati dagli esseri umani in modo estremamente vario. Molte persone
utilizzano preferibilmente il sistema visivo (visivi). Ancora molti usano, più degli altri sensi, il tatto
(gli si assimilano anche il gusto, l’olfatto e le sensazioni interne) (cinestesici). Una parte inferiore di
popolazione utilizza, di preferenza, l’udito (uditivi).
La composizione della popolazione occidentale è la seguente:

  • 40% cinestesici;
  • 20% uditivi;
  • 40% visivi.

L’ordine dell’elenco che precede indica, in modo discendente, una velocità crescente di acquisizione
della comunicazione. I visivi sono più veloci mentre i cinestesici sono i più lenti.
L’uso preferenziale di un sistema sugli altri codifica le strutture mentali profonde. Il linguaggio che
ogni persona usa è la comunicazione esterna di quello che è la sua mappa del mondo.. Una persona
essenzialmente uditiva ha una rappresentazione interna del mondo costituita, in prevalenza, da
elementi uditivi, parla e scrive per gli uditivi e difficilmente riesce a comunicare efficacemente con i
cinestesici e con i visivi. Senza scendere in ulteriori dettagli, anche se essenziali ad una trattazione
completa, risulta evidente la necessita’, per chi scrive, di misurare il livello d’uso dei suoi sistemi
sensoriali rappresentazionali (farsi un esame di coscienza!) ed adottare strategie per rendere
equilibrato l’uso dei sistemi sensoriali.
Non tratterò ora né di predicati verbali né di metaprogrammi. Risulta però chiaro, a questo punto,
che ogni concetto deve venire presentato, da chi scrive, in modo comprensibile a tutte e tre le
categorie: cinestesici, uditivi e visivi.
Sono poi opportune strategie o comportamenti di messa in relazione dei moduli e di messa in
sequenza dei “pezzi” di comunicazione. Una strategia multivalente per la costruzione delle relazioni
potrebbe essere quella che segue:

  • 1 – cattura della attenzione;
  • 2 – costruzione del rapporto;
  • 3 – guida;
  • 4 – chiusura.

Il primo passo della strategia implica l’esistenza di un modulo “strano”, bizzarro, che catturi l’attenzione
(in modo positivo!).
Il secondo passo richiede la presenza di un modulo comune alla varietà di mappe mentali interne
dei lettori.
Il terzo passo prevede la presentazione al lettore del modulo che costituisce l’elemento di novità (la
nuova idea).
Il quarto passo serve a consolidare l’elemento di novità in modo stabile nella mente del lettore.
Vincenzo Pasino

domenica 6 giugno 2010

Benvenuta/Benvenuto!

Godere della interazione con una opera dell'ingegno è un piacere personale. Tale piacere è tanto più completo e profondo quanto più sono sviluppate le capacità sensoriali della persona in connessione con l'opera. Nel blog iniziamo un cammino che interessa la epistemologia di tutti noi. Il modo in cui apprendiamo ciò che apprendiamo. Il titolo poteva essere "Crescere Insieme con le Belle Cose dell'Arte". Ho preferito "Cose Belle di Menti Eccellenti" per lasciare a chi vuol partecipare anche solo per il desiderio di POSSESSO delle opere.

Vincenzo Pasino